Il giardinaggio è un’attività che può portare molti benefici alla salute fisica e mentale.
Tra questi, ci sono quelli legati alla riduzione dei sintomi della depressione, una condizione che colpisce milioni di persone nel mondo. Vediamo come questa attività intimamente legata alla terra può aiutare a combattere la depressione e quali sono i suoi meccanismi di azione.
Il giardinaggio come terapia
Pensa al giardinaggio come una forma di terapia naturale, che sfrutta il contatto con la natura, le piante e gli animali per migliorare il benessere psicologico: questa pratica è nota anche come horticultural therapy o garden therapy. Alcuni professionisti della salute mentale la utilizzano per integrare i trattamenti farmacologici e psicoterapeutici.
Ha diversi obiettivi, tra cui:
– Stimolare i sensi e le emozioni positive, attraverso i colori, i profumi, i suoni e le sensazioni tattili che il giardino offre.
– Favorire la creatività e l’espressione di sé, permettendo di scegliere le piante, i fiori, gli arredi e gli elementi decorativi che più ci piacciono e che riflettono la nostra personalità.
– Migliorare l’autostima e il senso di competenza, dando la possibilità di prendersi cura di esseri viventi, vederli crescere e fiorire grazie al nostro impegno e alle nostre cure.
– Ridurre lo stress e l’ansia, offrendo un’attività rilassante, che richiede concentrazione e attenzione al presente, distogliendo così i pensieri negativi e le preoccupazioni.
– Favorire il contatto sociale e il senso di appartenenza, creando occasioni di scambio e condivisione con altre persone che hanno la stessa passione o che frequentano lo stesso spazio verde.
Come iniziare a fare giardinaggio
Per iniziare a fare giardinaggio non è necessario avere un grande spazio a disposizione o molte competenze. Si può iniziare anche con un piccolo balcone, una terrazza o un angolo di casa dove coltivare delle piante in vaso. L’importante è scegliere delle piante adatte al clima, all’esposizione e allo spazio disponibile, e seguire alcune semplici regole per la loro cura.
Ecco alcuni consigli per iniziare a fare giardinaggio:
– Informarsi sulle caratteristiche delle piante che si vogliono coltivare, leggendo libri, riviste o siti specializzati. Si possono anche chiedere consigli a esperti o ad altri appassionati.
– Acquistare il materiale necessario, come vasi, terriccio, concime, attrezzi da giardino, guanti, innaffiatoio ecc. Si possono trovare in negozi specializzati, in fiorerie o online.
– Scegliere un luogo adatto per collocarle, tenendo conto della luce, della temperatura e dell’umidità. In generale, le piante amano la luce ma non il sole diretto, preferiscono una temperatura moderata e non troppo fredda o calda, e hanno bisogno di una buona ventilazione ma non di correnti d’aria.
– Innaffiarle regolarmente ma senza esagerare. Il modo migliore per capire se una pianta ha bisogno di acqua è toccare il terriccio con le dita: se è asciutto significa che va innaffiato, se è umido significa che va aspettato. In generale, le piante vanno innaffiate più spesso in estate che in inverno, e più spesso al mattino che alla sera.
– Concimarle periodicamente, con moderazione. Il concime serve a fornire alle piante i nutrienti necessari per la loro crescita e fioritura. Esistono diversi tipi di concime: organico (come il letame o il compost), minerale (come i fertilizzanti chimici) o naturale (come le alghe o le cenere). Si possono seguire le indicazioni riportate sulle confezioni o chiedere consiglio al venditore.
– Potarle quando necessario, per eliminare le parti secche, danneggiate o malate, e per dare una forma più armoniosa e compatta alla pianta. La potatura va fatta con attrezzi appositi, come forbici o cesoie, e seguendo le tecniche appropriate per ogni tipo di pianta. In generale, la potatura va fatta in primavera o in autunno, evitando i periodi di fioritura o di riposo vegetativo.
– Proteggerle dai parassiti e dalle malattie, usando dei prodotti specifici o dei rimedi naturali. I parassiti sono degli organismi che si nutrono delle piante, come insetti, acari, lumache ecc. Le malattie sono delle alterazioni delle funzioni vitali delle piante, causate da funghi, batteri, virus ecc. Per prevenire e curare questi problemi si possono usare dei prodotti fitosanitari, che vanno usati con cautela e seguendo le istruzioni, oppure dei rimedi naturali, come l’aceto, il sapone di Marsiglia, l’aglio ecc.
Le piante migliori per il giardinaggio terapeutico
Il giardinaggio può diventare una routine piacevole e gratificante, che ci aiuta a ritrovare il contatto con noi stessi, con gli altri e con la natura.
Quali sono le migliori piante per il giardinaggio terapeutico? Ovviamente dipende dai gusti personali e dalle condizioni ambientali. In generale si possono seguire alcuni criteri:
– Scegliere piante sempreverdi o a fioritura prolungata o stagionale, che possano offrire un aspetto gradevole e variato durante tutto l’anno,oppure piante profumate o aromatiche, che possano stimolare l’olfatto e il gusto, e che abbiano anche proprietà benefiche per la salute, come la lavanda, il rosmarino, la menta, il basilico, il timo, la salvia, ecc.
– Optare per delle piante colorate o con foglie particolari, che possano stimolare la vista e l’immaginazione, e che abbiano anche un significato simbolico o emotivo, come i girasoli, le rose, le viole, i gerani, i tulipani, le ortensie, le margherite, ecc.
– Preferire piante che richiedano una cura moderata o semplice, che non siano troppo esigenti o delicate, e che possano adattarsi a diverse situazioni. Alcuni esempi sono l’edera, il gelsomino, il glicine, la bouganvillea, il caprifoglio, la passiflora, la dipladenia, la vite americana, ecc.
Il giardinaggio ci permette di entrare in contatto con la natura, che è una fonte inesauribile di bellezza, armonia e guarigione.